Appel aux sénateurs italiens contre les déportations et les violences contre les migrants africains en Libye

Trattato Italia-Libia : Appello ai senatori italiani contro le deportazioni e le violenze a danno dei migranti africani in Libia

Il 3 febbraio si apre al Senato la discussione per l’approvazione del Trattato Italia-Libia.

Con questo appello vogliamo rilanciare la petizione contro le deportazioni dei migranti in Libia,
promossa dagli autori del film COME UN UOMO SULLA TERRA e dall’osservatorio FORTRESS
EUROPE ed oggi firmata già da oltre 2500 persone.

Nel Trattato Italia-Libia non è previsto per il governo di Gheddafi alcun obbligo concreto e
verificabile di accoglienza, di tutela del diritto d’asilo, di rispetto della dignità umana: la Libia
semplicemente li deve “fermare”, non importa come. Questa direzione non fa altro che confermare
la riduzione dei migranti a “strumento politico” di cui poter liberamente predisporre. Gheddafi potrà
continuare ad utilizzare i flussi di migranti come strumento di pressione per accrescere il suo potere
contrattuale con l’Italia e l’Europa. I migranti, tra i quali vi sono anche molte donne e minori,
continueranno a rischiare la vita, tanto nelle carceri, nei container e nei centri della polizia libica,
quanto nel deserto e nel mare, che saranno spinti ancor più ad attraversare proprio a causa delle
violenze da parte della polizia libica stessa.
In Libia si compiono continue violazioni dei diritti umani fondamentali: arresti indiscriminati,
violenze, deportazioni di massa, torture, connivenze tra polizia e trafficanti. Ai migranti, molti dei
quali in fuga da paesi in guerra o dittatoriali come Etiopia, Sudan, Eritrea, Somalia, non è garantito
alcun diritto, a partire proprio da quelli di asilo e di protezione umanitaria, perché la Libia
semplicemente non ha mai aderito alla Convenzione di Ginevra. Per questo alla Libia non può
essere affidato con tanta noncuranza e superficialità il compito di “fermare i migranti”. Chiediamo
pertanto che nella discussione al Senato sul Trattato si tenga presente quanto richiesto nella
petizione, dove le centinaia di firmatari chiedono che Parlamento Italiano ed Europeo, insieme a

Governo Italiano, CE e a UNHCR promuovano:

1. Una commissione di inchiesta internazionale e indipendente sulle modalità di controllo dei flussi
migratori in Libia anche in seguito agli accordi bilaterali con il Governo Italiano.

2. L’avvio rapido, vista l’emergenza della situazione, di una missione internazionale umanitaria in
Libia per verificare la condizione delle persone detenute nelle carceri e nei centri di detenzione per
stranieri.

Invitiamo tutti gli italiani ed in particolare senatori e deputati, a vedere lunedì 2 febbraio alle 21.00,
martedì 3 febbraio alle ore 9.30, 14.30 e 21.00 il film COME UN UOMO SULLA TERRA, che in
questa delicata fase autori e produzione hanno deciso di mettere in onda via web sul sito del film:

http://comeunuomosullaterra.blogspot.com

Firmatari dell’appello:

Dario Fo, Marco Paolini, Ascanio Celestini, Franca Rame, Marco Baliani, Gad Lerner, Emanuele
Crialese, Erri De Luca, Felice Laudadio, Fausto Paravidino, Francesco Munzi, Goffredo Fofi,
Francesca Comencini, Giuseppe Cederna, Luca Bigazzi, Maddalena Bolognini, Giorgio Gosetti,
Gianfranco Pannone, Giovanni Piperno, Giovanna Taviani, Alessandro Rizzo, Andrea Segre,
Dagmawi Yimer, Riccardo Biadene, Stefano Liberti, Marco Carsetti, Alessandro Triulzi, Gabriele
Del Grande, Igiaba Sciego ed altri 2500 firmatari da Italia, Francia, Germania, Spagna,
Inghilterra, Tunisia, Marocco, Senegal, Mali e altri paesi.

Per informazioni e per firmare la petizione:

http://comeunuomosullaterra.blogspot.com