Morte di un giovane della Guinea nel porto di Marsiglia: l’Anafé, Migreurop e Boats 4 People chiedono che sia aperta un’inchiesta

L’Anafé, Migreurop e Boats 4 People chiedono al ministro dell’interno francese di aprire un’inchiesta sul tragico annegamento di un giovane della Guinea, "passaggero clandestino" a bordo di una nave commerciale italiana.

Dopo un estenuante periplo di venticinque giorni a bordo di un cargo partito da Dakar, due giovani esuli della Guinea arrivano venerdì scorso, 10 gennaio, al porto di Marsiglia dove sono condotti a terra dalle autorità.

La polizia di frontiera rifiuta di registrare la loro domanda d’asilo e gli notifica un rifiuto di ingresso sul territorio. Vengono, quindi, nuovamente imbarcati per essere riportati al punto di partenza, senza essere trattenuti in "zone d’attente" [1].

Inoltre, non essendo stati informati della possibilità di non essere rimpatriati nel corso delle prime 24h, i due cittadini della Guinea non hanno potuto beneficiare del giorno franco previsto dalla legge.

Nel momento in cui la nave lasciava il porto di Marsiglia a inizio serata, i due uomini - disperati per il rinvio forzato - decidono di gettarsi in acqua per riguadagnare la terra ferma e chiedere alla Francia la protezione che erano venuti a cercare. Uno dei due riesce a raggiungere la riva, mentre il suo concittadino annega nelle acque francesi.

  • Come è possibile che il giovane sia annegato così vicino al porto di Marsiglia, mentre si trovava ancora sotto la responsabilità francese, senza che nessuno sia intervenuto in suo aiuto?
  • Perché la loro domanda di ammissione sul territorio per richiesta di asilo non è stata registrata ed i due uomini trattenuti in "zone d’attente" in attesa che il ministero dell’interno esamini la domanda, a seguito del parere dell’OFPRA (ufficio francese di protezione dei rifugiati e gli apolidi)?

Inoltre le autorità francesi non avevano il diritto di imporre al trasportatore di riprendere a bordo i due giovani. Quest’ultimo era, infatti, unicamente tenuto a prendere in carico il costo del rinvio che poteva essere fatto in aereo o a bordo di un’altra imbarcazione.

Mentre il sopravvissuto a questa tragedia è stato ammesso oggi sul territorio dal ministero dell’interno, l’Anafé, Migreurop e Boats 4 People chiedono alle autorità francesi di trarre le opportune conseguenze da questo dramma, in particolare per quanto riguarda la prassi di rimettere i "passeggeri clandestini" sulle navi che li hanno condotti sul territorio, e di aprire un’inchiesta per far luce su queste procedure sommarie e contrarie al rispetto dei diritti dell’uomo alle frontiere marittime.

13 gennaio 2014

CONTATTO STAMPA:

Anafé: +33 (0)1 4367275 (francese/inglese)