Il fiorente business della detenzione dei migranti nell’Unione europea

Subappalto e privatizzazione della reclusione degli stranieri

Gli anni 2000 – nel clima indotto dagli attentati dell’11 settembre 2001 – hanno registrato l’espansione di un vero e proprio “mercato della sicurezza migratoria” con una progressiva convergenza di interessi tra i dirigenti politici che cercano di militarizzare le frontiere europee e i professionisti della difesa e della sicurezza fornitori di servizi in questo campo.
Tra i vari business che sono nati all’ombra delle politiche di restrizione dei flussi migratori, la detenzione dei migranti alle frontiere e sul territorio dell’UE occupa una posizione rilevante. Presentando i diversi aspetti della privatizzazione della detenzione degli stranieri in Europa (Regno Unito, Francia, Italia), questo rapporto mira a fornire delle chiavi di lettura per decodificare le conseguenze di questo subappalto, sia dal punto di vista delle condizioni di vita e del trattamento ricevuto dai migranti rinchiusi nei centri, che da quello delle implicazioni di tali scelte a livello politico e simbolico.

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Mappe e contenuti grafici: Lydie Arbogast, Olivier Clochard, Olivier Pissoat, Louise Tassin, Ronan Ysebaert (gruppo cartografia di Migreurop)

Grafica, illustrazione, adattamento delle mappe e dei contenuti grafici:
Mélanie Heddrich
Produzione HDMH sprl

Foto: Caruso Pinguin, Michael Gubi, Konrad Lindenberg
© Creative Commons / Flickr